In data 26 ottobre, l’Inail ha pubblicato la circolare n.45, inviata alle scuole con nota prot. n. 35428 del 27/10/2023, con la quale vengono fornite le istruzioni sull’estensione della tutela assicurativa allo svolgimento delle attività di insegnamento-apprendimento per gli studenti e il personale scolastico delle scuole del sistema nazionale di istruzione e delle scuole non paritarie, il personale del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP), dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS), dei percorsi di formazione terziaria professionalizzante (ITS Academy) e dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA).
Il decreto-legge 4 maggio 2023 n. 48 ha disposto, per l’anno scolastico e accademico 2023/2024, l’estensione della tutela assicurativa INAIL allo svolgimento delle attività di insegnamento-apprendimento per gli studenti e il personale scolastico.
A partire dal 6 ottobre è stata inoltre avviata una campagna pubblicitaria televisiva che recita “quest’anno l’assicurazione dei vostri figli la paga lo Stato” facendo riferimento alla medesima legge sopra citata.
Per comprendere la reale natura di questa misura è importante chiarire la distinzione tra Polizza Scolastica Obbligatoria (polizza INAIL che tutti gli anni la Scuola sottoscrive obbligatoriamente) e Polizza Scolastica Integrativa (stipulata dalla Scuola con un’Agenzia assicurativa e per la quale i genitori versano il contributo).
Le novità introdotte ed a cui lo spot si riferisce riguardano la polizza scolastica obbligatoria, e quindi a polizza INAIL.
Con il nuovo dispositivo normativo sopra citato, lo Stato, ha effettivamente implementato la polizza INAIL per quest’anno scolastico.
Nella fattispecie ne è stato ampliato l’ambito di validità e applicazione: se prima operava, per gli alunni, solo in ambito di educazione fisica, laboratori e PCTO (attività considerate rischiose), ora tutela gli studenti in una molto più ampia compagine di attività scolastiche, purché svolte all’Interno dell’Istituto (ad esempio lezioni in aula e ricreazione, restando però già in partenza
esclusa la copertura in itinere).
La polizza INAIL, seppur estesa nell’ambito di applicazione, continuerà ad operare secondo le limitate modalità di applicazione fin ad ora utilizzate, e che risultano estremamente riduttive rispetto alle coperture proposte dalla polizza scolastica integrativa ed a cui le famiglie sono abituate.
NELLO SPECIFICO:
La polizza INAIL copre solo gli Infortuni;
I suddetti infortuni, per essere presi a carico, devono riportare una prognosi di almeno 3 giorni;
le tutele INAIL riguardano soltanto il caso morte ed invalidità permanente ≥ 6%;
le spese mediche sostenute dalle famiglie degli studenti non sono oggetto di rimborso in quanto considerate ricomprese gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale.
DA QUESTO SI EVINCE CHE:
resteranno esclusi, da rimborso, tutti gli infortuni “minori”, che non comportano invalidità e le cui spese derivanti vengono considerate gestibili tramite SSN. Possiamo citare, ad esempio, le cure dentistiche per lesioni ai denti a seguito di infortunio: queste restano completamente escluse dalla polizza INAIL e non sarebbero oggetto di risarcimento senza la preventiva attivazione della polizza integrativa;
non sono altresì ricomprese nella copertura INAIL diarie da ricovero o immobilizzazione;
allo stesso modo la polizza INAIL non contempla i risarcimenti danni a seguito di infortunio (ad esempio rottura occhiali a seguito di caduta);
Infine, coprendo la polizza INAIL solo gli Infortuni, restano completamente escluse le coperture RC, Tutela Legale ed Assistenza.
E’ fondamentale comprendere come, in assenza della copertura Responsabilità Civile, polizza spesso sottovalutata ma di primaria importanza, il risarcimento di qualunque danno colposo o doloso commesso dagli alunni, a carico dei compagni o di esterni all’ambiente scolastico (ad esempio urtando il compagno rompendogli occhiali o provocando incidente nel percorso casa-scuola), rischierebbe di restare ad esclusivo carico economico delle famiglie. Allo stesso modo, la mancanza di una polizza assistenza costringerebbe le famiglie a stipulare polizze accessorie per ogni singolo viaggio di Istruzione, al fine di ottenere una fattiva assistenza in viaggio (annullamento viaggio, medico competente, rimpatrio sanitario ecc.) ed una copertura degli alunni per responsabilità civile durante le uscite didattiche. Ciascuna di queste singole polizze avrebbe inevitabilmente un costo molto superiore all’usuale premio omnicomprensivo della polizza integrativa proposta dalla Scuola.
Sottolineiamo che attualmente la assoluta maggioranza dei sinistri che vengono aperti annualmente dagli Istituti Scolastici non hanno a che vedere con la polizza INAIL ma
riferiscono alla Polizza Integrativa e sempre da questa derivano la quasi totalità dei risarcimenti ottenuti dalle famiglie. Di questa polizza Integrativa però lo Stato non si farà carico e in nessun modo è al momento previsto che venga versata dallo Stato la quota della polizza Integrativa al posto dei genitori.
Non versando il contributo per la Polizza Integrativa non sarà quindi prestata, in sostanza, nessuna delle coperture assicurative a cui si è normalmente abituati.
Solo la polizza integrativa che l’Istituto Scolastico si premura di stipulare e di proporre alle famiglie, comprendendo le polizze RC, Infortuni e spese mediche a seguito di infortunio, danni a seguito di infortunio, Tutela Legale ed Assistenza, può fornire una fattiva tutela, tanto attiva quanto passiva, alla totalità degli studenti ed al patrimonio delle loro famiglie.
Pertanto, la polizza assicurativa integrativa scolastica rimane al momento la principale via risarcitoria, nonché strumento di reale tutela per le famiglie, sia per i danni prodotti dai figli a terzi, sia per i danni dai loro figli subiti.
Si allega tabella comparativa tra la polizza assicurativa Pluriass scuola stipulata dall’Istituto e la copertura assicurativa INAIL.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO REGGENTE
Germana Pisacane
Informativa-PolizzaassicurativaintegrativaecoperturaassicurativaINAIL-DecretoLavoro
Personale scolastico